Il progetto è stato inserito in un contesto generale di protezione dell’ambiente ricorrendo alla sostituzione dell’energia di origine fossile, per la produzione di calore per impianti civili, con energia da fonte rinnovabile. La fonte di energia rinnovabile è di origine geotermica prelevata dal vapore prodotto dal pozzo geotermico dell’ENEL denominato “Radicondoli 15” distante dai centri abitati di circa 3 km.
Viste le caratteristiche del fluido e della sua disponibilità rispetto ai centri abitati, è stato sviluppato un impianto di teleriscaldamento con un circuito primario ad acqua calda surriscaldata ed uno secondario, a temperatura inferiore, per la distribuzione. I circuiti di distribuzione sono alimentati con apposite sottocentrali di scambio poste in posizione più baricentrica possibile.