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Edificio a torre plurifamiliare – Firenze
Progettazione: 2000 – 2002 – Realizzazione: 2003 – 2006

L’intervento edilizio si situa in un area posta alla estrema periferia ovest del comune di Firenze prossima a Basia a Settimo e idelamente racchiusa tra il raccordo autostradale della A1 e la S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno. L’intorno, parzialmente edificato, pur non potendo più essere definibile campagna, nonostante la presenza di eree veriamente ed approssimativamente coltivate, non ha ancora ssunto la caratteristica di area urbana. Il superamento di questa ambiguità è, in qualche maniera, demandato alla realizzazione di tutte le edificazioni in progetto e delle relative opere di urbanizzazione. Il fabbricato in questione definisce la testata, lato superstrada, di una “stecca” articolata in vari corpi di fabbrica, cnhe non contigui, conseguenti le diverse proprietà che intervengono nell’ambito di un comparto edilizio. Il progetto cerca di definire, di concerco con i contermini, un segno riconoscibile in un contesto sicuramente bisognoso di elementi propositivi di riqualificazione. E quanto a mezzo della definizione di un fabbricato, dall’apparenza semplice ed elementare, che riesce ad inquadrare in un volume il più compiutamente pèerfetto, una non indifferente complessità tipologica e formale. Infatti oltre alla copertura a volta con finitura superficiale in rame l’edificio, cartterizzato da un paramento murario in mattoni a faccia vista, appare ad una visione superficiale quasi privo di aperture in quanto queste risultano schermate da una griglia-paratia che sovrapponendosi ai fronti ne definisce le logge. Per cui ne consegue che il manifatto architettonico, quasi “costretto” entro questa specie di ideale e perfetta figura geometrica, perde la sua materialità assumendo le caratteristiche di qualcosa di metafisico. Comunque questa griaglia, non scevra da ambizioni monumentali, sovrapponendosi al fabbricato vero e proprio nasconde l’irregolarità delle aperture, articolate in funzione delle diverse tipologie degli alloggi, e riesce a trasformare i fronti di un edificio quasi in un “esercizio di raffinata geometria”. Il complesso architettonico è definito da otto piani, ciascuno occupato da tre alloggi, oltre ad un piano sottotetto collegato alle tre unità immobiliari del piano sottostante, ed un piano interrato, interamente occupato dalle singole autorimesse e da alcuni locali di servizio la cui superficie e ben maggiore di quella dell’edificio in elevazione. Ogni piano è definito da tre alloggi con dimensioni variabili da mq 47,00 a mq 67,00 circa. Quelli dell’ultimo livello, a mezzo di scale dipartentesi dalla zona giorno, possono usufruire anche degli ampi locali sottotetto e delle relative terrazze a livello di copertura.

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