La terrazza dei Tirreni – Cecina Mare (LI)
Progettazione: 2011
L’ipotesi di riqualificazione dell’area “Terrazza dei Tirreni” è improntato su un articolato intervento , riconducibile per chiarezza a quattro fasi che, sebbene distinte, risultano tra loro completamente interconnesse. La completa demolizione delle strutture a carattere commerciale realizzate nei primi ani ’90 che occupano il lato nord dell’area, del corpo di fabbrica in alluminio e vetro ad un solo piano fuori terra, risalente all’inizio degli anni ’90 addossato alla “Colonia Marina” e infine della tensostruttura in legno con copertura in pannelli traslucidi di polietilene posta nella parte posteriore proprio in prossimità della pineta. Il restauro e la rifunzionalizzazione della “Colonia Marina” con l’obbiettivo primario di conservarne la riconoscibilità eliminando qualsiasi tipo di superfetazione eseguita in tempi recenti, con interventi interessanti solo gli spazi interni e mirati alla creazione di un ambiente da destinare ad attività culturali, quali mostre, esposizioni, incontri, e punto di informazioni turistiche nella sua funzione di atrio d’ingresso alla adiacente sala polivalente. La costruzione di una serie di nuovi padiglioni comprendenti oltre alla citata sala polivalente, un centro benessere, un ristorante, una banca e vari locali commerciali in luogo della sequenza degli esistenti box. La risistemazione ed il riordino, oltre agli spazi contermini dei manufatti edilizi, dell’area ricompresa tra il viale Vittoria ed il mare con la previsione di un articolato percorso, in parte caratterizzato da alberature quali palme, al fine di raggiungere l’arenile sul quale trova collocazione un palco che, all’occorenza, potrà diventare anche l’improvvisato palcoscenico di un qualche spettacolo rivolto verso il pubblico che potrà comodamente riversarsi anche sulla gradonata che andrà ad occupare una parte della esistente piazzetta. Nella sua globalità la proposta progettuale arriva a definire con particolare precisione un complesso organismo dove coesistono funzioni diverse, seppure, come già detto, tra loro interagenti e che potranno supportarsi reciprocamente. Infatti in un continuo scambio di ruoli la parte privata, rappresentata dagli spazi a destinazione commerciale e/o direzionale, diventa l’occasione ed il pretesto per visitare l’auditorium ed i contermini spazi a carattere ludico – culturale ma, nel contempo, la presenza di una mostra o di un qualsiasi altro tipo di evento potrà rappresentare l’occasione per passeggiare e sostare tra la pineta ed il mare acquistando, magari, un prodotto tipico del luogo o una qualche altra cosa direttamente in uno dei negozi presenti. L’ipotesi progettuale nella sua chiarezza funzionale si presenta in maniera equilibrata con la creazione, finalmente, di un luogo dove il manufatto della “Colonia Marina” diventa elemento centrale della composizione ed i nuovi edifici, pur nella loro articolazione volumetrica e conformazione planimetrica quali bracci di una ipotetica corte, rappresentano lo sfondo ideale di questa architettura degli anni ’30. Nessun mimetismo e l’assoluto rifiuto di un qualsiasi rapporto con l’edilizia circostante caratterizzano le nuove costruzioni che nel loro geometrico andamento, nella purezza delle forme e nel candore delle finiture rimandano a certe architetture proprio del periodo in cui è stata edificata la “Colonia Marina”. Setti in calcestruzzo e pareti vetrate parzialmente schermate da “ brise soleil” in legno e finiture in materiali lapidei definiscono i nuovi manufatti che si caratterizzano anche per l’attenta articolazione volumetrica funzionale alle varie e diverse attività in previsione.Nel rispetto di quanto indicato il viale a mare non subisce alcuna modifica mentre lo spazio antistante l’arenile assume una propria caratterizzazione divenendo una area di sosta, di incontri e di eventi variamente articolate nelle forme e nei materiali.Infatti mentre il camminamento è formato da listelli di legno ed il palco prospiciente il mare ha una struttura ancora in legno, la terrazza a mare e la gradonata sono realizzate con elementi lapidei.In una simile composizione non poteva mancare un richiamo all’acqua ed al mare da cui, idealmente, nasce Cecina Mare che si è voluto rappresentare con una geometrica fontana rivolta verso lo spazio infinito dell’orizzonte proprio come la prua di una nave.